Quando l'amore diventa un'ossessione

22/04/2020

Qualche tempo fa, arrivò nel mio studio una donna distinta ed elegante sulla quarantina; si mise seduta ed esordì dicendomi che aveva tutto, non le mancava nulla: un marito che l’amava e che non le faceva mancare niente, un figlio che era il suo orgoglio, a lavoro ricopriva un ruolo importante e aveva delle amiche che le volevano un gran bene … eppure … era lì, seduta dinanzi a me che piangeva disperatamente come una bambina chiedendomi aiuto.

Era disperata perché si era innamorata perdutamente di un uomo che la stava distruggendo, di un uomo che giorno dopo giorno le faceva una violenza psicologica tale da annientarla completamente: la denigrava insultandola pesantemente, si negava al telefono per poi ricomparire improvvisamente, le faceva credere che era un essere inutile e che il suo amore doveva guadagnarselo, e lei ci credeva, era convinta di essere quell’essere che lui definiva inutile. E allora perché lei continuava ad amarlo ogni giorno sempre di più, al punto tale da arrivare a pensare di lasciare tutto pur di stare con lui?
Questo, purtroppo, è solo uno di tanti casi in cui l’amore diventa distruttivo. Ma quand’è che l’amore si trasforma in qualcosa di malsano per la nostra salute fica e mentale? Quando può essere riconosciuto come una condizione pericolosa e debilitante?

Robin Norwood, psicoterapeuta americana in un suo celebre libro “Donne che amano troppo” scrive: “Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo; quando giustifichiamo tutti i malumori, il carattere, l’indifferenza, i tradimenti, stiamo amando troppo. Quando siamo offesi dal suo comportamento ma pensiamo che sia colpa nostra perché non siamo abbastanza attraenti o abbastanza affettuose, stiamo amando troppo…”

 

Si tratta di una vera e propria dipendenza, quando dipendiamo da qualcosa o da qualcuno lo facciamo perché siamo dominati dalla paura: paura di restare sole, paura di non essere abbastanza e di conseguenza la nostra missione diventa dimostrare all’altro quanto valgo; l’idea di amore segue un’ equazione molto semplice: più sono brava e più mi amerà. 

Si tratta di una paura radicata, una paura che è necessario comprendere facendo un passo indietro negli anni, a quando la nostra identità si andava strutturando. Purtroppo, per ragioni storiche la donna rispetto all’uomo viene considerata più fragile, più sensibile, più soggetta alle sofferenze e per quanto le cose negli anni siano cambiate, inconsciamente, la donna si sente più fragile rispetto all’uomo. 

E allora che fare? E’ molto semplice … niente, non c’è nulla da fare se non accettare la realtà e chi ci sta accanto per quello che sono, l’accettazione ci permette di smettere di dirigere e controllare; ma per accettare l’altro è necessario accettare sé stessi. 

Mettete da parte la paura di essere giudicati, la paura di rimanere da soli ma ripensate alla possibilità di poter comprendere a pieno voi stessi, solo in questo modo sarà possibile mostrarvi all’altro senza nessun tipo di maschera.

Da anni mi occupo di dipendenze, se hai la percezione di non farcela non esitare a contattare lo studio di psicoterapia della dott.ssa Lenoci, insieme troveremo la modalità giusta per affrontare questa sofferenza e tu potrai ritrovare quel senso di accettazione e adeguatezza che ogni essere umano è giusto che abbia.

Scritto da Dott.ssa Maria Teresa Lenoci

Amarsi per amare meglio

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