14/6/2018
Giada è una ragazza di 16 anni, viene da me in studio riferendo di essere depressa, dopo i primi colloqui emerge che la difficoltà di Giada è proprio l’incapacità di comunicare con i suoi genitori. Il suo è un problema di libertà: “i miei genitori mi controllano troppo, mi fanno sentire una scema con le mie amiche…vogliono che rientri a mezzanotte e non mi lasciano mai dormire fuori”
Ma qual è il limite di una ragazza di 16 anni? In base a cosa un genitore deve decidere fin dove si può arrivare?
L’adolescenza è una delle fasi più delicate, più contrastanti, in cui l’adolescente si riconosce e si identifica con il gruppo dei pari e i genitori diventano coloro da cui stare lontani.
In questo caso la terapia di Giada ha dovuto necessariamente tener conto della famiglia nel suo insieme, la depressione di Sara era causata proprio dalla sua difficoltà nel comunicare ai suoi genitori i suoi bisogni e i suoi desideri.
Siamo partiti dall’intero nucleo familiare, permettendo a tutti i membri di potersi definire esprimendo i propri bisogni … essendo il setting terapeutico un luogo protetto ogni membro ha potuto dire all’altro qualcosa imparando a comunicare…
Le difficoltà di Giada sono state comprese e la famiglia, a sua volta, ha cercato di comprendere Giada; all’interno di una famiglia è inevitabile che le difficoltà di un membro influiscano sull’intero nucleo familiare.
Scritto da Dott.ssa Maria Teresa Lenoci
